
Ormai è passato più di un anno da quando ho virtualmente incontrato la casa editrice che mi avrebbe dato l’incredibile possibilità di pubblicare un libro. L’ho contattata con quella che secondo me è sempre l’ispirazione migliore: l’istinto venato di ragione. Sì, perché fin da subito Jimenez Edizioni si è presentata con un’identità ben precisa, ovvero come editore di frontiera. Un editore che sceglie di pubblicare narrativa non ordinaria e saggistica “crossover”, secondo la bellissima definizione che ho trovato sul loro sito.
Nel proporre la realizzazione di un libro sulle relazioni pericolose fra il cinema e l’arte del Settecento, mi sono sentita speranzosa e allo stesso tempo già un po’ disillusa. Alla fin fine, ho sempre pensato che l’argomento interessasse a pochi, oltre a me. Ma qualche settimana fa mi sono trovata il mio libro fra le mani. E sono felice di condividere tutto il divertimento che ho provato nel fare ricerca, nel conoscere cose nuove, nello scoprire che le mie idee forse non erano così campate in aria.
Naturalmente, è un libro che ha nella passione la propria origine. E quella passione nasce in un preciso periodo e in un preciso luogo della mia vita. Nella primavera del 1997, nella Scuola Media Marco Palmezzano di Forlì, dove la nostra professoressa di educazione musicale ci fece vedere Amadeus. In quei giorni cambiò tutto. Quindi, questo libro è una specie di debito che volevo saldare con Miloš Forman: non sarà il regista “perfetto”, ma è il regista di cui io sono innamorata.
Il titolo è stato oggetto di ulteriore ricerca, di cambiamenti, di giochi di parole. E dalle relazioni pericolose di Choderlos de Laclos, che simboleggiano la decadenza morale ed emotiva della società settecentesca, siamo infine arrivati alle relazioni preziose fra la nostra epoca e il XVIII secolo, che si esprimono in precise citazioni artistiche attraverso l’occhio cinematografico. Non sarò mai abbastanza grata a tutti coloro di cui ho letto i saggi e amato le idee. Spero solo di aver creato qualcosa di interessante. (E soprattutto, spero di non aver fatto errori di alcun tipo. Non ho ancora avuto il coraggio di rileggerlo).
Le relazioni preziose (Jimenez Edizioni 2019) è in libreria e anche online!

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