You are here
Home > Cinecomics

Batman, il Joker e il Flugelheim Museum

La Gotham City di Tim Burton è ombra solo di rado squarciata dalla luce. E luce rigorosamente fredda. Non c’è traccia di calore in questa selva oscura, claustrofobica e popolata di titani, grandiose creature mitologiche a sorreggerne le fragili fondamenta. E fra le splendide strutture create da Anton Furst, di

Sperando che Alan Moore cambi idea… parte 2 (V per Vendetta)

Ispirata da un gruppo di amici che amano il cinema e al contempo il fumetto, è sorta in me l’esigenza di soffermarmi su V per Vendetta, trasposizione cinematografica di un’altra epocale graphic novel di Alan Moore (l’uomo che, ricordiamocelo, è ormai persuaso di possedere poteri sovrannaturali: e magari, considerando l’afflato profetico

Sperando che Alan Moore cambi idea…

È facile storcere il naso di fronte a una dissertazione sui cinecomics e certamente sarà arduo liberare questo fortunato genere cinematografico dall’aura di puro entertainment che lo circonda (senza dubbio per sua stessa “colpa”). Eppure, è altrettanto indubitabile che alcuni esempi di tale filone, anche grazie a un’origine fumettistica di

Top
Please accept [renew_consent]%cookie_types[/renew_consent] cookies to watch this video.