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Le relazioni pericolose fra arte e letteratura: i romanzi

Da appassionata lettrice e altrettanto appassionata di storia dell’arte, non ho potuto fare a meno nel mio recente passato di dedicare la mia attenzione a romanzi storici con artisti, realmente esistiti o meno, in veste di protagonisti. Come non pensare in primo luogo a La ragazza con l’orecchino di perla

Ferdinando e Carolina: il Settecento italiano alle soglie del 2000

Qualche sera fa, durante i Mercoledì del Cuore forlivesi, i fantastici Sud Folk (giunti dritti dritti dalla Puglia) hanno suonato per il pubblico la cosiddetta Tarantella del Gargano: una sonata d’amore che scioglierebbe gli indugi di qualsiasi pulzella, anche in epoca contemporanea. E pian piano mi è tornato in mente

Marianna Ucrìa: la giusta indipendenza dei media

Come già anticipato, da ragazzina ero attratta da qualsiasi pellicola che presentasse un accenno di trine e merletti. Colpa senza dubbio di Amadeus, visto, vissuto, spasimato alle scuole medie. E ricordo che da giorni aspettavo di vedere in tv Marianna Ucrìa (1997) di Roberto Faenza, tratto dal romanzo La lunga

Il resto di niente: il Settecento e la globalizzazione

Antonietta De Lillo, "Il resto di niente", 2004Credits: Il resto di niente © Amedeo Letizia e altri 2004

È un caso che proprio gli anni 2000 abbiano conosciuto una nuova fecondità del legame fra cinema e pittura, e in particolare fra cinema e pittura del Settecento? Certamente no. Se all’interno del panorama delle arti visive occidentali la cultura estetico-sociale del XVIII secolo aveva visto maggior gloria negli anni

Amadeus: quando l’arte fa (indirettamente) scoprire la Storia

Dovuta premessa: questo articolo è una dichiarazione d’amore in piena regola. Nel 1984 (anno di nascita della sottoscritta, tengo a specificare) il regista ceco Miloš Forman mette in scena fra le strade di Praga (primo film di produzione americana a essere girato oltre la cortina di ferro, in piena guerra fredda)

“Elizabeth” e la distorsione della Storia

Si sa, l'evoluzione del corpo e della psiche femminile affascina da sempre la letteratura e l'arte: ma cosa cambia quando la donna in questione non ha soltanto l'allure irresistibile della giovinezza, ma è perfino destinata a diventare forse il più grande sovrano d'Inghilterra? Elizabeth Tudor (1533 – 1601), la fulva

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