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Home > Il Settecento al cinema

John Adams: dai Lumi con ardore

Una confessione per cominciare: da qualche giorno ascolto ossessivamente la musica dei titoli di testa di John Adams. Seconda confessione: pensavo di vedere la solita miniserie su un presidente americano, quindi piena di buoni sentimenti e retorica di buona qualità. Molto “americana”, appunto. E io non sono mai stata una

The Book of Vision – Intervista a Carlo Hintermann

Quando Giacomo Aricò di Cameralook.it mi ha parlato per la prima volta di The Book of Vision, ho pensato: "Ok, voglio assolutamente parlarne con il regista". E così è stato. Ecco un piccolo assaggio: trovate l'intervista integrale qui.Ringrazio tantissimo Carlo Hintermann per un'ora di continue scoperte e di nerditudine. E

The Great: non solo occasionalmente vera

È una serie che non ha paura di nulla, The Great. Non ha nemmeno paura di cambiare la Storia fin dal sottotitolo: an occasionally true story. Tony McNamara, reduce dal successo della sua sceneggiatura per La favorita, si prende tantissime libertà di narrazione e caratterizzazione nel raccontare la presa del

The Trouble with Nature: la Ragione che genera mostri

Grazie a Cameralook.it per avermi dato la possibilità di vedere in anteprima questo bellissimo film! Trovate l'articolo integrale qui. «Questo è il problema con la natura… è così insistente». È il filosofo irlandese Edmund Burke a pronunciare le parole che prestano al primo film diretto da Illum Jacobi il titolo The Trouble With Nature, presentato

Ritratto della giovane in fiamme: perché il Settecento torna al cinema

Questo è davvero il film ideale da vedere in questo periodo storico, in cui ci stiamo riappropriando di un diverso concetto di tempo e di profondità di riflessione. Ritratto della giovane in fiamme (2019) di Céline Sciamma è di rara delicatezza, da gustare molto lentamente e rivedere per godersi tutti

Le relazioni preziose: un libro su cinema e Settecento

Ormai è passato più di un anno da quando ho virtualmente incontrato la casa editrice che mi avrebbe dato l'incredibile possibilità di pubblicare un libro. L'ho contattata con quella che secondo me è sempre l'ispirazione migliore: l'istinto venato di ragione. Sì, perché fin da subito Jimenez Edizioni si è presentata

Addio mia regina: tutto ciò che Maria Antonietta non dovrebbe essere

Una sola parola viene in mente dopo aver visto questo film: bidimensionalità. È tutto un album di figurine, proprio come il quaderno delle stoffe che la regina di Francia sfoglia per sottrarsi alla malinconia e al peso dei suoi doveri. È non è la bidimensionalità delle quinte teatrali o delle

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