*Avvertenza. Questo articolo è SPOILER che più SPOILER non si può.* Me lo ricordo ancora. Quel momento in cui ero nel divano con mio padre, a un’ora decisamente tarda per una bambina. E infatti lui mi diceva «Te staresti alzata tutta la notte per vedere ‘sti film, vero?». C’è Luke che sta per cadere
Per passione
Miloš Forman, l’artista libero
Pride + Prejudice + Zombies: astenersi snob
Ricordo ancora quando, ormai anni fa, mi imbattei in libreria nell’Orgoglio e pregiudizio e zombie di Seth Grahame-Smith. Mi colpirono parecchio due elementi in particolare: la copertina, che riportava il ritratto di una neoclassica signorina perbene con mascella completamente a vista, e il posizionamento del volume, rigorosamente nel settore per
Visual Art: arte e fotografia all’ISFCI di Roma
Le arti visive hanno fra loro un legame profondo, soprattutto in un’epoca come questa, in cui le immagini viaggiano veloci e altrettanto velocemente vengono “consumate”. Per questo, forse non paradossalmente, si fa ancora più intensa e sentita l’esigenza di produrre immagini che restino, che possano fissare dei momenti o raccontare
Crimson Peak: la Morte e la fanciulla
«Guardati da Crimson Peak». La piccola Edith naturalmente non comprende. Soprattutto non comprende perché la madre sia tornata dal mondo dei morti solo per dirle queste insignificanti parole. Parole che un giorno assumeranno un peso difficile da immaginare. Oltre ai consueti elementi della poetica a cui siamo abituati (insetti, orologi e
Due volti di Edith Wharton al cinema
Piccolo intervallo di vita vissuta: l’opera di Edith Wharton (1862-1937), primo Premio Pulitzer di sesso femminile, ha sempre costituito una vaga attrazione per me. Ricordo quando vidi per la prima volta la trasposizione de L’età dell’innocenza di Martin Scorsese (1993). Durante la visione pensavo: bene, quando si concretizzerà questo rapporto
Le relazioni pericolose fra arte e letteratura: i romanzi
Da appassionata lettrice e altrettanto appassionata di storia dell’arte, non ho potuto fare a meno nel mio recente passato di dedicare la mia attenzione a romanzi storici con artisti, realmente esistiti o meno, in veste di protagonisti. Come non pensare in primo luogo a La ragazza con l’orecchino di perla
M. Butterfly e il potere delle immagini
È facile trovare in molte fonti documentarie cinefile gli incredibili accadimenti di M. Butterfly (1993). Avverto subito chi non avesse visto il film che io stessa cadrò volontariamente nella diffusa pratica dello spoiling: la Butterfly del titolo è un uomo. Nulla di strano, direte voi, la cinematografia queer è più
Nicol Williamson e l’essenza di Amleto
Anna Karenina (o delle occasioni sprecate)
Dal momento che sono un’appassionata di film in costume (ho guardato anche il peggio pur di godermi qualche sprazzo di salto nel tempo), e soprattutto dato che Anna Karenina di Lev Tolstoj (1877) è forse in assoluto il mio romanzo preferito, ho deciso iersera di dare una chance alla trasposizione cinematografica diretta