Il regista ceco Miloš Forman (al quale non posso negare una preferenza puramente affettiva) ha puntato l’occhio della cinepresa sul XVIII secolo per ben 3 volte: la prima con il pluripremiato Amadeus (1984), osteggiato dai musicofili per la presunta mancanza di rispetto nei confronti di personaggi storici; la seconda con